Quanta spazzatura può nascondersi all’interno di un Mac apparentemente pulito e ordinato? Per scoprilo dovreste usare CleanMyMac X. Se per caso veniste dalla luna potrebbe essere opportuno dire che non stiamo parlando di un aspirapolvere dedicato al Mac o di un prodotto di pulizia tipo Glasse, ma dell’ultima versione di un programma storico e vendutissimo che semplifica l’azione di snellimento del disco fisso e la cancellazione di file inutili. L’abbiamo messo alla prova in una recensione che ne vuole misurare novità, vantaggi e se vogliamo anche punti deboli a fronte di una vera e propria rivoluzione che ha subito recentemente.
CleanMyMac X è, come detto, ultima versione potenziata e migliorata, almeno così promette lo sviluppatore MacPaw, di una lunga serie. L’ultima versione prima dell’attuale è stata CleanmyMac 3 di cui abbiamo realizzato una recensione qualche tempo fa. Il nuovo programma fa le stesse cose, ma ne aggiunge moltissime altre, tanto da essere qualche cosa di totalmente differente. Come CleanMyMac 3, CleanMyMac X si occupa in sostanza Pulizia, Protezione e Velocità, ma con una lunghissima serie di opzioni, una lista davvero superiore all’immaginabile.
Scansione Smart
La lista delle cose che fa CleanMyMac X è tanto vasta da essere disorientante, quasi disorientante. La lista è lunghissima ed è difficile capire che cosa fare. La paura dovrebbe passare nel momento in cui vi capisce che, per fortuna, tutte le operazioni principali passano per la scansione smart, la prima che si incontra lanciando l’applicazione.
Come si intuisce dal nome Scansione Smart, verifica in modo intelligente tutto ciò che non va all’interno del proprio Mac, scovando file inutili, possibili minacce e attività che rallentano la macchina. Siamo partiti da qui per la recensione, provandola su tre macchine. Una prima su cui non abbiamo attuato nessun tipo di pulizia e manutenzione da molto tempo, un Mac Mini, all’interno del quale siamo rimasti davvero sorpresi dalla mole di file inutili scovati ad una prima scansione: oltre 450 GB. Non pochi per un disco che ha 1 TB di capacità massima…
Una seconda macchina, quella che utilizziamo quotidianamente per lavoro, un iMac, sempre sottoposta a manutenzione manuale, sono stati trovati una decina di GB di file inutili.
Infine su MacBook Pro usato anche questo quotidianamente abbiamo scovato 40 Gb di dati inutili, tra caches utente e cache di sistema (che solitamente sono il vero problema di “quotidianità”), localizzazioni e altri file sparsi. In pratica circa il 10% dello spazio disponibile era costituito da spazzatura.
Sempre nella sezione scansione smart, c’è anche una funzione che dovrebbe accelerare il Mac mediante uno script di manutenzione, la cancellazione della cache dei DNS e la pulizia della RAM quando occupata da applicazioni e task inutili.
Questo punto sarebbe bastato dire a CleanMyMac X di procedere e avrebbe cancellato tutti i file ritenuti inutili (e presumibilmente accelerare il mac). Ma abbiamo preferito svolgere un secondo giro “manuale”
Pulizia “analitica”
La pulizia smart è in realtà una sorta di “suite” di operazioni separate che operano su vari aspetti: pulizia del sistema operativo, pulizia dell’archivio foto, analisi e pulizia degli allegati di mail, pulizia di iTunes e svuotamento del cestino. Ciascuna operazione è attuabile anche separatamente.
Abbiamo deciso di passare di qui per verificare quali erano i problemi di peggior portata, usando il MacBook Pro. Il risultato? Oltre al sistema operativo, dove c’erano diversi GB di cache e registri di sistema, i peggiori e più impensabili problemi li abbiamo riscontrati negli allegati Mail, applicativo usato di frequente per motivi prettamente lavorativi. Tanti, anzi tantissimi, i vecchi allegati di grandi dimensioni, di cui siamo riusciti a sbarazzarci tramite un semplice click. Questi file resteranno comunque sul server remoto (se usate IMAP) e possono comunque essere scaricati quando ce ne fosse bisogno.
Abbiamo poi individuato in iTunes un paio di back up di vecchissimi iPhone che avevamo collegato al Mac anni fa e ormai del tutto inutili. Anche questi li abbiamo eliminati facilmente. Oltre ai back up nel nostro Mac risiedevano anche vecchie versioni di applicazioni iPhone che ormai erano pure queste inutili (visto che ormai iPhone quando deve ripristinare le applicazioni lo fa direttamente dallo store).
Tutto il resto
CleanMyMac storicamente si fermava proprio a questo punto: con la pulizia di file inutili. Ma CleanMyMac X va ben oltre nel servizio che offre per ripulire e anche velocizzare il vostro Mac aggiungendo una lunga serie di funzioni accessorie. Diciamo subito che probabilmente per la maggior parte di chi ci legge basterà la Pulizia Smart ovvero la vera e propria pulizia del disco fisso da file che lo appesantiscono. Anzi, molto probabilmente la scelta migliore potrebbe essere l’uso della pulizia analitica, quella che opera su sistema operativo (una operazione da fare frequentemente), Foto, Allegati Mail, iTunes e Cestini. Questo perchè Scansione Smart attua due altre operazioni: protezione e velocità che per differenti motivi non ci hanno convinto molto. Ci sono poi una serie di attività di cui diremo dopo che hanno pure una utilità marginale per il grande pubblico.
Protezione
La sezione “protezione” potrebbe forse essere meglio studiata ed implementata. Su uno dei tre Mac abbiamo trovato un file, una vecchia estensione di Safari, non più usata, che era stato giudicato pericoloso da CleanMyMac X. Non ha invece trovato tre elementi che Malwarebyte, uno dei software più quotati nel reperire malware, ha immediatamente identificato. La ragione per cui non sono stati individuati i due file di malware (che in realtà erano dei segnaposto per Adware) dovrebbe avere a che fare con il database che viene interrogato da CleanMyMac X. Probabilmente MacPaw qui deve ancora fare un passo avanti.
Mentre svolgevamo questa recensione forse non a caso CleanMyMac X è stato aggiornato con nuove definizioni malware, ma non abbiamo potuto sperimentarne l’efficacia in quanto avevamo già ripulito il Mac.
Il segmento Protezione include anche una seconda funzione che presenta all’utente una semplice interfaccia grafica per rimuovere le tracce di navigazione, cancellando quindi la cronologia, compresi i moduli con autoriempimento e altri dati salvati dai browser. Ancora, questa funzionalità consente all’utente di cancellare la cronologia delle proprie chat, da applicazioni come Skype e Messaggi.
Bisogna avere però usare parecchia attenzione a questa funzione perché, certo, si ottiene sicurezza e privacy, ma nello stesso tempo si corre il rischio di perdere dati che possono essere interessanti, come lo storico delle conversazioni, i cookie di navigazione (che poi dovranno essere ricostruiti), i dati di riempimento automatico e così via. La nostra opinione è che MacPaw dovrebbe presentare una maggior protezione della opzione e dare un avviso più chiaro dei rischi che si corrono nel fruirne.
Velocità
Altre grande macro area di cui si occupa CleanMyMac X è quella relativa alla velocità. Due le sottocategorie che vengono interessate dalla scansione Velocità: ottimizzazione e manutenzione. Con la prima, l’applicativo individua gli Elementi di login, gli Agenti di avvio le applicazioni che non rispondono e le applicazioni che occupano troppe risorse. in questo modo sarà possibile eliminare gli elementi di Login, ossia applicativi e servizi che partono automaticamente all’avvio del Mac, che magari si sono aggiunti nel corso degli anni, anche all’insaputa dell’utente. Queste componenti potenzialmente possono rallentare il Mac e a volte anche renderlo instabile specialmente se sono vecchi.
Allo stesso modo, anche gli agenti di avvio, ossia applicazioni che supportano altri software, possono essere disattivati, così da rendere più reattivo e più veloce il Mac. Durante le nostre scansioni non sono state identificate App che non rispondevano o che richiedevano troppe risorse, ma in caso contrario sarebbe bastato un click per chiuderle.
La Manutenzione, invece, consentirà all’utente di migliorare la velocità del Mac liberando RAM, eseguendo uno script di manutenzione, cancellando la cache DNS, ricostruendo i servizi di avvio, reindicizzando la ricerca Spotlight e anche riparando i permessi del disco.
Attraverso l’utilizzo di queste funzionalità siamo effettivamente riusciti a velocizzare il nostro Mac. Soprattutto al primo avvio di CleanMyMac X, quando erano davvero tanti gli elementi di login e di avvio abilitati, molto dei quali senza il nostro consenso e a nostra totale insaputa. Siamo riusciti a disattivare Elementi di Login accumulatisi negli anni, e di cui non eravamo nemmeno a conoscenza.
Velocità include anche un “pacchetto” di operazioni che va sotto la denominazione di manutenzione. La lista è abbastanza lunga (la vedete qui sotto) e permette di eseguire compiti che per qualche elemento potrebbe essere poco utile o se non altro da eseguire con frequenza (la ricostruzione dell’indice Spotlight). Altre possono dare un vantaggio temporaneo (liberare RAM), altre ancora sono interessanti per specifiche funzioni (la ricostruzione dell’indice Mail). Probabilmente messi tutti insieme ed eseguiti con regolarità si possono ottenere dei vantaggi in alcuni compiti, anche perché taluni problemi che manutenzione va a risolvere non sono facili da eseguire. È il caso della ricostruzione dei servizi di avvio.
Applicazioni
CleanMyMac X ha una corposa sezione che si occupa proprio di Applicazioni. Offre, in particolare un’ottima interfaccia, che permette di eliminare completamente le applicazioni.
Ricordiamo che la disinstallazione di software non è una procedura così scontata. Buttare via un’applicazione non è infatti sufficiente visto che ci sono “pezzi” che possono essere collocati ovunque. Rintracciarli non è proprio semplice e fa tutto al posto vostro.
Da questo punto di vista l’applicativo è tra i più completi, anche al confronto con applicazioni specializzate, perché offre numerosi metodi di catalogazione delle app. Oltre all’elenco completo degli applicativi installati sul Mac, propone anche una lista suddivisa per fornitori, delle fonti di installazione (tra App Store, Setapp e altre), e in più diversifica le applicazioni tra “non utilizzate, “avanzi” (ossia le componenti residui dalla disinstallazione precedente di app), oltre a fornire un quadro delle vecchie app a 32 bit ancora presenti e ormai inutili.
Una seconda funzione si occupa invece di aggiornare le applicazioni che hanno una nuova versione. Non si tratta, o dovrebbe trattare, solo di quelle che scarichiamo da App Store, ma anche di terze parti. Non è chiaro come il modulo funzioni, MacPaw non lo spiega esplicitamente, ma la nostra esperienza non è stata grandiosa. È stato sì individuato l’aggiornamento di macOS, ma CleanMyMac X non è stato in grado di identificare tutte le applicazioni da aggiornare ma provando ad aggiornarne alcune è stato servito un errore generico. Infine un altro paio si sono bloccate durante l’aggiornamento. “Aggiornamento”, potrebbe essere prezioso se funzionasse come promesso, si tratterebbe infatti di una sorta di console molto simile a quella che abbiamo su iOS, che ci permette quali sono i programmi da aggiornare, ma deve ancora essere ottimizzato correttamente.
Ci è sembrato invece piuttosto efficiente, anche se un po’ pericoloso da manovrare con leggerezza, il sistema di gestione delle estensioni. Il nome contribuisce, in realtà, a confondere perché non opera solo sulle estensioni del sistema operativo, ma anche su plug in di Safari e Plug In Internet e quelli di Spotlight. Come detto la ricerca di questi elementi è efficiente e rimuoverli è facile, forse troppo facile… Si corre il rischio di perdere qualche funzione in un batter d’occhio oppure di far smettere di funzionare qualche programma.
File
Chiude l’infinita serie di funzionalità l’area File. Lo scopo è quella di prendere immediatamente visione dei file di grandi dimensioni presenti sulla macchina, così da potersene sbarazzare in un paio di click. Due le possibilità in questo caso: la prima, Lente Spaziale, è quella della visualizzazione grafica, la seconda della visualizzazione testuale più tradizionale.
Con Lente spaziale (funzione beta), sarà possibile visualizzare una struttura ad albero, con simboli che rappresentano un cerchio di dimensione variabile a seconda delle dimensioni per dare un’idea del peso di quella specifica cartella. Si potrà così navigare tra le cartelle del Mac viaggiando verso le più grandi così da capire dove poter intervenire.
Questa opzione, assieme a quella dell’aggiornamento, ci pare la meno riuscita e anche la meno utile dell’intero pacchetto di CleanMyMac X. Se infatti è vero che potremo subito vedere quali sono le cartelle che occupano più spazio, è altrettanto vero che alcune di esse non devono essere assolutamente modificate, pena il rischio di perdere le funzioni del Mac, altre sono troppo complesse nella loro struttura per essere affrontate del punto diu vista della una pulizia dall’interfaccia di CleanMyMax X. Da questo punto di vista è assolutamente più funzionale usare un’applicazione specializzata come DaisyDisk che distingue chiaramente la tipologia dei file, denominandoli in maniera esplicita (utenti, applicazioni, sistema, ecc.) e per colore. Trattandosi di una funzione ancora in beta c’è però spazio per migliorie e ampliamenti. Staremo vedere come evolverà in futuro.
L’opzione File grandi e vecchi, che troviamo sempre in File, serve a scovare i file di grandi dimensioni presenti sulla macchina, ma in ordine in ordine per data di ultima apertura, distinguendo anche per genere (Immagini, filmati, archivi…). La funzione è decisamente più interessante di Lente Spaziale perché ci permette di individuare file che non ci ricordavamo di avere e che magari, proprio perchè non ricordavamo dove fossero o perchè non ci servono, possiamo o recuperare o buttare via. Attenzione però: spesso un file di grandi dimensioni non aperto da tempo, non dovrà essere buttato perchè legato a funzioni particolari. Nel nostro caso, ad esempio, avviene con i .lrdata di Lightroom. Sono file di grandi dimensioni, ma cancellarli significa distruggere un archivio di Lightroom.
Troviamo sempre nella sezione file anche il “distruggidocumenti”, che permette di eliminare in modo sicuro dati sensibili, impedendone il recupero con applicativi terzi. Inoltre, questa stessa funzionalità interviene su eventuali errori del Finder, rimuovendo elementi bloccati dai processi in corso, e senza nemmeno riavviare il Finder stesso.
Elemento barra menù
Infine va segnalato che CleanMyMac X include un elemento per la barra dei menù che facilita l’accesso all’applicazione. Da qui è anche possibile avere uno sguardo su alcune funzioni vitali del Mac come l’occupazione della batteria (e con un click liberarne una parte), verificare quanto spazio libero abbiamo sul disco del Mac, la carica della batteria e svuotare il cestino. Il menù è anche in grado di avvisare quando il cestino è troppo pieno, quando lo spazio disco si esaurisce e quando un’applicazione richiede troppo tempo a rispondere
Conclusioni
CleanMyMac è sempre stato il numero uno delle applicazioni per la pulizia di file inutili e CleanMyMac X in questo ambito è ancora imbattibile e molto efficiente. In particolare la sezione smart e la parte di pulizia sono ineccepibili quando ritratta di liberarsi di file inutili. La funzione è intuitiva e non richiede troppi passaggi. Ovviamente molte, forse tutte, le cose che fa CleanMyMac con Pulizia Smart possono essere fatte usando differenti applicazioni, alcune delle quali anche gratuite, ma per coerenza, semplicità d’uso interfaccia, non c’è nulla di paragonabile sul mercato a CleanMyMac X. Basta un click e Pulizia Smart è in grado di dare al vostro disco fisso ancora una lunghissima vita e a voi molto respiro. Lo stesso si deve dire della sezione “Pulizia” che offre un maggior controllo e richiede uno’ di cura, ma resta un prezioso alleato.
Differente il discorso per tutta la lunghissima serie di funzioni accessorio che offre CleanMyMac X, molte delle quali sono una vera novità. MacPaw ha la pretesa di far diventare il suo programma un vero coltellino svizzero per dare efficienza al Mac sotto ogni aspetto e ha lavorato moltissimo da questo punto di vista. Il problema è che alcune delle funzioni ci sembrano utili non a tutti, altre sono implementate ancora in una maniera approssimativa ed incompleta. Avremmo quindi preferito che alcune fossero state meglio studiate e lanciate quando fossero state realmente pronte per tutti.
Per quanto riguarda la risposta alla domanda sulla capacità di velocizzare il Mac la risposta è che per diversi aspetti sì, CleanMyMac X è in effetti in grado di velocizzare l’uso della macchina. Liberare spazio sul disco fisso e cancellare file inutili, significa anche avere una macchina più veloce. Liberare la RAM è un altro modo di avere la macchina più veloce. Non dovrete aspettarvi però miracoli. A meno che, come nel caso del Mac mini di cui sopra, il Mac non sia soffocato da 500 Gb di file privi di utilità che portano, per giunta, l’occupazione del disco al 95%, non noterete un balzo in avanti colossale.
La domanda definitiva ed essenziale cui rispondere è però se CleanMyMac X è utile. La nostra opinione è che lo è, specialmente appunto per la parte dedicata alla pulizia del disco fisso. In questa funzione crediamo che non sia facile trovare nulla di meglio di CleanMyMac X grazie al quale potete tenere in forma facilmente e senza dove smanettare con terminale oppure decine di altre applicazioni il vostro Mac. Per il resto dei moduli il discorso è più complesso. In fatto di ricerca di file grandi o vecchi c’è sicuramente di meglio (DaisyDisk ad esempio), in fatto di protezione del Mac altrettanto e così per la gestione dei file grandi o inutili.
PRO
- Pulizia dai file inutili impareggiabile dalla concorrenza
- Estrema facilità d’uso per la pulizia
- Interfaccia grafica simpatica e allettante
- Innumerevoli funzioni accessorie
CONTRO
- Funzioni accessorie non tutte convincenti e utili
- Complesso comprendere quali usare e quando usarle
- L’aggiunta di nuove funzioni può rendere complesso usare l’utility
Come comprare CleanMyMax X
CleamMyMac X può essere comprato direttamente dal negozio di MacPaw, con due formule
- In abbonamento per un anno a 29,95 euro
- In via definitiva a 89.95 euro
È anche possibile abbonarsi a Setapp che include la possibilità di usare CleanMyMac X oltre a tutta una serie di altre applicazioni. Se decidete di usare Setapp, vi conviene dare un’occhiata al nostro articolo che vi offre consigli per risparmiare sul costo di abbonamento
- su macitynet.it CleanMyMac X, il programma che pulisce il vostro Mac